Abstract

Questa pagina esplora l’idea di creare una piccola area campeggio dedicata ai volontari sul terreno della cascina che prenderemo in gestione. L’obiettivo è offrire una soluzione di alloggio sostenibile per i collaboratori del progetto ColivingLiguria, permettendoci di ospitare un team più grande di quello che la casa inizialmente può contenere. Segue un’analisi delle normative e dei permessi necessari per realizzare questo progetto in modo legale e sicuro.

L’Idea: Un “Campeggino” per i Nostri Volontari

Parte fondamentale del nostro modello di business, descritto in Diventa Partner di Coliving Liguria, è la collaborazione con volontari nazionali e internazionali. Per i progetti di ristrutturazione più grandi, potremmo avere la necessità di ospitare un piccolo team (5-6 persone) che, per motivi di spazio, non potrebbe alloggiare all’interno della cascina.

L’idea è quindi quella di allestire, in un’area dedicata del terreno, un piccolo e rispettoso “campeggino”: uno spazio organizzato dove i volontari possono soggiornare nelle proprie tende per periodi definiti (es. 1-2 mesi). Questo non solo risolverebbe un problema logistico, ma rafforzerebbe lo spirito di comunità e il legame con la natura, pilastri del progetto ColivingLiguria. Forniremmo accesso ai servizi essenziali come acqua corrente ed elettricità.

Tuttavia, realizzare questo progetto richiede il pieno rispetto delle normative italiane, che sono molto specifiche anche per casistiche come questa.

Analisi delle Normative: Cosa Bisogna Fare

Anche se i volontari non pagano e l’attività non ha scopo di lucro diretto, allestire un’area per l’alloggio organizzato di persone è considerato un’attività ricettiva all’aria aperta e non può essere fatto liberamente. Non rientrando in un’attività agricola, il modello non è quello dell’agricampeggio, ma deve seguire un iter autorizzativo specifico.

1. Urbanistica e Destinazione d’Uso (Comune)

Il primo passo è verificare la compatibilità dell’intervento con gli strumenti urbanistici del Comune.

  • Destinazione d’Uso: I terreni di pertinenza di una cascina sono quasi sempre a destinazione agricola. Il Piano Urbanistico Comunale (PUC) stabilisce cosa è permesso fare su tali terreni. Adibire un’area a campeggio, anche se temporaneo, costituisce una modifica dell’uso del suolo che necessita di autorizzazione.
  • Permessi Necessari: Sarà indispensabile presentare una pratica all’Ufficio Tecnico o allo SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive). A seconda del regolamento locale, potrebbe essere richiesta una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o un permesso specifico per “campeggio temporaneo”.

2. Norme Igienico-Sanitarie (ASL)

La legge tutela la salute delle persone ospitate. L’ASL (Azienda Sanitaria Locale) verificherà il rispetto di standard minimi.

  • Servizi Igienici: È obbligatorio fornire un numero adeguato di bagni e docce a norma, in base al numero massimo di ospiti. Un solo bagno nella cascina non sarebbe sufficiente.
  • Acqua Potabile: L’acqua fornita per uso umano deve essere certificata come potabile. L’uso di sorgenti private richiede analisi chimiche e batteriologiche periodiche.
  • Gestione Scarichi: È necessario un sistema a norma per la gestione delle acque reflue (acque nere e grigie).

3. Vincoli Paesaggistici e Ambientali

Molti dei comuni di nostro interesse, elencati nella Proposta di Partnership per la Valorizzazione di Cascine nell’Entroterra Ligure, sono soggetti a vincoli paesaggistici.

  • Autorizzazione Paesaggistica: Qualsiasi intervento che modifichi l’aspetto esteriore dei luoghi, inclusa l’installazione di tende, bagni prefabbricati o altre strutture, richiede una Autorizzazione Paesaggistica (nulla osta) da parte degli enti preposti. Ottenerla può essere un processo lungo e complesso.

Conclusione Operativa

L’idea di un’area per volontari è strategica ma complessa. Non è possibile procedere senza un’analisi tecnica e legale approfondita, caso per caso, sull’immobile specifico. Il nostro approccio, come per la ristrutturazione, sarà quello di affidarci a un team di tecnici (geometri, architetti) che, durante la fase di comodato iniziale, si occuperà di dialogare con gli uffici competenti per verificare la fattibilità del progetto e avviare l’iter autorizzativo corretto.